LA TEMPESTA – studio

Liberamente tratto da Wiliam Shakespeare
progetto e regia Laboratorio Arti della Scena dell’ Università degli Studi di Milano
con gli attori di Accademia di Formazione Laboratorio Professione Spettacolo
del Centro Teatro Attivo
hanno collaborato Stefania Martinelli, Nicoletta Ramorino e Cristina Sforzini
coordina Valentina Garavaglia

20 e 21 giugno 2006 ore 20.00 e 22.00
Teatro No’hma

La Tempesta di William Shakespeare, opera alchemica ricca di contenuti magici ed ermetici, debutta al Teatro No’hma, dal 20 al 21 giugno 2006 alle ore 20.00 e alle ore 22.00, prodotto dal Centro Teatro Attivo all’interno di un progetto artistico nato nel 2003 in collaborazione con l’ Università degli Studi di Milano. Lo spettacolo è stato ideato dagli allievi del Laboratorio Arti della Scena dell’Università degli Studi di Milano che, a partire da uno studio critico dell’opera ne hanno sviluppato i rispettivi piani di regia lavorando con giovani provenienti dall’Accademia di Brera per la scenografia e con giovani attori provenienti dal corso professionale “Professione spettacolo” della scuola di recitazione Centro Teatro Attivo, diretta da Nicoletta Ramorino e Annina Pedrini, sotto la guida delle insegnanti Stefania Martinelli , Nicoletta Ramorino e Cristina Sforzini. Il progetto, coordinato dalla dott.ssa Valentina Garavaglia, docente del laboratorio Arti della Scena nasce dall’esigenza di offrire agli studenti un riscontro concreto col mondo del teatro. Ne La tempesta, scritta tra il 1611-1612, Prospero duca di Milano, studioso di magia, è spodestato dal fratello Antonio e esiliato con la figlia Miranda in un’isola dove con le sue arti magiche riduce Calibano, figlio di una strega, e alcuni spiriti, tra cui Ariel, al proprio servizio. Dodici anni dopo, con un incantesimo Prospero fa naufragare vicino l’isola una nave che trasporta Antonio e Alonso re di Napoli con il figlio Ferdinando. Tutti riescono a raggiungere l’isola, tranne Ferdinando che isolato dai compagni, incontra Miranda e s’innamorano. Antonio e Alonso terrorizzati da Ariel, si pentono delle loro malefatte. Gli eventi proseguono con il matrimonio di Miranda con Ferdinando e con il perdono del fratello a patto che restituisca il ducato. Prospero rinuncia alla magia, libera Ariel e torna in Italia. Lo spettacolo è il collage di nove scene tratte dall’opera originale rivisitata dai nove registi alla luce di uno studio sull’autore, sul suo periodo storico e sulla sua poetica; dieci frammenti in cui immagini, suoni, parole sono evocativi dell’opera summa del grande drammaturgo.