UBU-RE

da Ubu roi di Alfred Jarry
a cura Mattia Sebastiano e Benedetta Laurà

con gli allievi I e II anno
Accademia di Formazione per Attori
Laboratorio Professione Spettacolo – 
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18 19 giugno 2008 ore 20.30- TeatroI

La Patafisica, scienza surreale delle soluzioni immaginarie, rilevata al mondo da Alfred Jarry, è al centro delle due serate organizzate dal Centro Teatro Attivo che propone UBU RE e PROMETEO FLAKES, spettacolo in due tempi ispirato all’Ubu roi di Alfred Jarry e al Prometo di Eschilo, e una mostra di opere di Enrico Baj.

UBU RE, opera antesignana della patafisica e del movimento surrealista (qui adattata e ridotta), nasce dalle farse studentesche ispirate al grottesco professore di fisica di Alfred Jarry: Monsieur Hébert soprannominato Il padre Hébert, Ebé, Eb, Ebon, Ebance, Ebouille…
Da qui prende il via lo spettacolo: una classe di liceali – come forse quella di Jarry – attende l’arrivo di un professore rompiscatole. L’intervallo si prolunga, l’insegnante non arriva.
La voglia di ribellione prende il sopravvento e da inizio alla rappresentazione, nell’aula di fisica, delle vicende di Padre Ubu.
Ubu, conte di Sandomir, si impadronisce con l’inganno del regno di Polonia trucidandone il Re Venceslao. Divenuto re, Ubu ne combina di tutti i colori, giustiziando i nobili, depredando i piccoli proprietari con le tasse e riformando la giustizia a suo piacere e comodo.
Ubu Roi fa il suo ingresso nel mondo dell’arte a Parigi nel 1888; il suo autore Alfred Jarry è appena quindicenne. In questa piéce leggendaria ancora oggi si impone evocando la volgarità e l’arroganza cinica del potere. Grande parodia impropria di Macbeth o di Napoleone o di uno sfruttatore di donne divenuto re, Ubu, esiste e non lo si potrà più dimenticare ne sbarazzarcene.