DIECI MODI PER DIRE CECHOV

Lo spettacolo vuole essere, fin dal titolo, un omaggio dichiarato all’autore russo di cui, come è noto, cade quest’anno il centenario della morte e di cui l’associazione ZAZIE ha allestito, in passato, due grandi classici: “Il Gabbiano” e “Zio Vania”, calandoli nello spazio esiguo di via Lomazzo, che da allora è stata riconosciuto quasi come una sorta di laboratorio “cechoviano” permanente… Il testo vede confluire sulla scena dieci (appunto…) personaggi cechoviani, provenienti dai più celebri capolavori: “Tre sorelle”, “Il Gabbiano”, “Zio Vania”, “Il giardino dei ciliegi” e uno totalmente inventato ed “eccentrico”, nel vero senso della parola, che esce, diciamo, dalle farse… L’occasione che i personaggi cechoviani hanno per incontrarsi è nuova e carica di un’affettività forzata: è la vigilia di Natale e i personaggi si ritrovano per riunirsi, ma anche per raccontarsi a vicenda le rispettive nature teatrali, per testimoniare uno con l’altro le opache e indifferenti esistenze che l’autore ha loro affidato.