PROGETTO DON GIOVANNI

liberamente tratto da Moliere, Tirso de Molina, Mozart, Frisch

coordinamento Valentina Garavaglia
insegnanti Stefania Martinelli, Lara Franceschetti e Cristina Sforzini

progetto e regia allievi
Laboratorio Arti della Scena
Università degli Studi di Milano

con gli allievi
Accademia  di formazione per Attori
Laboratorio Professione Spettacolo – 
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18 – 19 – 20 giugno 2005 ore 21.00 – Teatro Verdi

Questo spettacolo è stato ideato dagli allievi del Laboratorio Arti della Scena dell’Università degli Studi di Milano che, a partire da uno studio critico dell’operaDon Giovanni di Moliere, Tirso de Molina, Mozart e Max Frisch, ne hanno sviluppato i rispettivi piani di regia lavorando con giovani provenienti dall’Accademia di Brera per la scenografia e con giovani attori provenienti dall’Accademia  di formazione “Laboratorio Professione Spettacolo della scuola di recitazione Centro Teatro Attivo, diretta da Nicoletta Ramorino, sotto la guida delle insegnanti Stefania Martinelli, Lara Franceschetti e Cristina Sforzini.
Il progetto, coordinato dalla dott.ssa Valentina Garavaglia, docente del laboratorio Arti della Scena nasce dall’esigenza di offrire agli studenti universitari un riscontro concreto col mondo del teatro.
Lo spettacolo, un collage di scene tratte dalle opere originali rivisitate alla luce di uno studio sugli autori, sul loro periodo storico e sulla loro poetica, nasce da differenti sguardi registici, stretti attorno ai testi in scorci prospettici tesi ad indagare la monumentale portata del mito di don Giovanni. Tre Sganarello vestono un polveroso don Giovanni assonnato dopo una notte di festa, i sette peccati capitali lo accompagnano recitando versi di Dante, la statua del commendatore ucciso lo invita alla cena di cui lui stesso sarà cibo… finché, nel gioco dei doppi, è don Giovanni a frammentarsi in tre unità, prigioniero nella scatola del teatro, vittima della sua stessa finzione. Un don Giovanni dai molti volti che combatte a colpi d’amore mentre lentamente sprofonda nella spirale perversa che lo conduce fino all’Inferno, termine estremo, inesorabile, del suo viaggio. Una messa in scena tesa a sottolineare i molteplici aspetti della teatralità barocca che emerge nei dieci quadri, costruiti secondo codici scenici che spaziano dal teatrodanza alla parola poetica, dalle tecniche del mimo alle maschere espressive, per scoprire l’identità, sfuggente e complessa, del “burlador de Sevilla”.

Teatro Verdi – Via Pastrengo 16 – Milano -MM Linea 2 Garibaldi, tram 1, 3 ,4, 12, 148,00/10,00 euroinfo e prenotazioni: tel. 02 2666450 – 022663973